Costellazione del Centauro

 

Citazione tratta da “I Fasti” di Ovidio - V vv. 379/414

In meno di quattro notti Chirone, che ha metà del corpo di uomo

e metà di biondo cavallo, rivelerà le sue stelle.

Il Pelio è un monte dell'Emonia che si volge agli Austri:

la sua cima verdeggia di pini, tutto il resto è coperto da querce.

Lo abitò Chirone figlio di Filira; nella roccia vetusta v'è un antro

che tramandano sia stato dimora di quel giusto vegliardo.

Si dice che egli un tempo tenesse impegnate sulle corde della lira

le mani che in seguito avrebbero ucciso Ettore.

Ed era Alcide 168, compiuta una parte delle fatiche;

restavano all'eroe da compiere le ultime a lui ordinate.

Avresti veduto in quell'occasione stare insieme i due fati di Troia,

da una parte il fanciullo eàcide, dall'altra il figlio di Giove.

L'eroe, figlio di Filira, accoglie con ospitalità Ercole

e gli chiede la ragione del suo arrivo; quello la spiega.

Intanto Chirone esamina la clava e la pelle del leone.

E dice: « Sei uomo degno di queste armi, e le armi degne dell'uomo! » .

Le mani di Achille non poterono astenersi dall'audacia

di toccare quel vello irsuto di setole. E mentre

il vecchio palpeggiava quei dardi intrisi di veleno,

una delle frecce cadde e gli si infisse nel piede sinistro.

Gemette Chirone, ed estrasse il ferro dal corpo:

e gemettero con lui Alcide e il fanciullo emonio.

Egli tuttavia mescola erbe raccolte sui colli pagasei

e con diversi rimedi cerca di mitigare il dolore della ferita;

ma il corrosivo veleno superava tutti i rimedi, e quel flagello

era penetrato profondamente in tutto il corpo e nelle ossa a loro rovina;

il sangue del'Idra di Lerna mischiato a quello di Chirone

non lasciava più alcun tempo a qualsiasi soccorso.

Achille stava in lacrime come davanti a suo padre,

- così si sarebbe dovuto piangere Peleo, se fosse morto -,

e con mani affettuose continuava ad accarezzargli le mani languenti:

il maestro riceveva il premio del carattere che aveva foggiato.

Continuava anche a baciarlo, e a dire a lui che giaceva:

« Vivi, ti prego, non lasciarmi, o diletto padre! » .

Giungeva il nono giorno, quando il tuo corpo, o giustissimo Chirone,

apparve in cielo circondato da quattordici stelle.

 

 

Citazione tratta da “L'arte d'amare” di Ovidio - I vv. 11/18

Educava il Filliride col canto

Achille giovinetto, dominando

con tenera arte quel cuore selvaggio:

e quegli che più volte fu terrore

agli amici e ai nemici, innanzi al vecchio

carico d'anni dicono tremasse.

Quella mano che avrebbe Ettore un giorno

duramente provato, egli offriva,

quando richiesta, ai colpi del maestro.

Dell'Eacide fu guida Chirone,

io lo sono d'Amor: fanciulli entrambi,

tremendi figli entrambi d'una dea.

 

 

Citazione tratta da “Biblioteca” di Apollodoro – I, 2

Da Crono e Filira nacque Chirone, il Centauro metà uomo e metà cavallo;…

 

 

Citazione tratta da “Biblioteca” di Apollodoro – II, 5

Qui essi si rifugiarono presso Chirone, che i Lapiti avevano cacciato dal monte Pelio e che ora abitava vicino a Malea. I Centauri si rannicchiarono dietro di lui, ed Eracle 169 mirò contro di loro, ma una freccia trapassò il braccio di Elato e si conficcò nel ginocchio di Chirone. Addolorato, Eracle accorse da Chirone, gli estrasse la freccia e applicò sulla ferita la medicina datagli da Chirone stesso. Ma la ferita era incurabile, e Chirone si ritirò nella sua grotta: e qui desiderava la morte, ma morire non poteva, perché la sua natura era immortale. Allora Prometeo chiese a Zeus di poter diventare immortale al posto di Chirone, e così questi potè morire.

 

 

Citazione tratta da “Miti” di Igino – 138

Mentre Saturno, stava cercando Giove di terra in terra, assunte le sembianze di un cavallo si unì in Tracia con Filira, figlia di Oceano, che da lui generò il centauro Chirone, il primo - si dice - ad avere inventato l'arte medica. Dopo che Filira, si avvide di avere partorito una specie mai prima vista, pregò Giove di essere trasformata in un'altra specie e così fu tramutata nell'albero detto ø????a, vale a dire tiglio.

 

 

Citazione tratta da “Miti” di Igino – 274

Il centauro Chirone, figlio di Saturno, fu l'inventore della medicina chirurgica, che praticava con l'uso delle erbe;…

 

 

Citazione tratta da “Astronomia” di Igino – II, 38, 1 (trad. Angela Maria Zavaglia)

Secondo la leggenda, si chiama Chirone, figlio di Saturno e di Filira. Superava non solo in equità gli altri centauri, ma anche gli uomini, ed egli allevò Esculapio ed Achille, si pensa. Dunque la sua pietà e la sua coscienza gli valsero di essere messo al numero degli astri. Ercole era sceso da lui e, seduto con lui, esaminava le sue frecce quando una di esse, si racconta, cadde sul piede di Chirone e l'uccise.

 

 

Citazione tratta da “Astronomia” di Igino – II, 38,2 (trad. Angela Maria Zavaglia)

…Questo fatto suscitò la pietà di Giove che lo sistemò 170 nel cielo stellato insieme con la vittima 171, che egli sembra tenere al di sopra dell'Ara per immolarla. Secondo altri racconti, è il Centauro Folo di cui la scienza di aruspice era senza uguali. Così si avvicina all'Ara con una vittima, come Giove ha voluto rappresentarlo.

 

 

Note

168 Ercole

169 Ercole

170 Il Centauro

171 Eratostene scrisse che il Centauro trafiggeva l'animale con la lancia verso la costellazione dell'Altare, come sul punto del sacrificio. I Romani, così, chiamarono Bestia o Vittima la costellazione che oggi definiamo del Lupo.

Variazioni sul tempo | Chi siamo | Contattaci | webmaster Valentina Santopaolo