Il segno dell'Acquario

Acquario

(Aquarius)

Figura 26 - Sezione della carta del cielo con la costellazione trattata

 

Figura 27 - Rappresentazione grafica della costellazione trattata

 

L' Acquario è una costellazione nota fin dall'antichità. La stella più splendente della costellazione è Sadalsuud , b Aquarii (m. 2,9) e si trova a 980 anni luce dalla Terra, che in arabo vuol dire “la più fortunata tra le fortunate”, è una gigante gialla. La stella Sadalmelik , a Aquarii (m. 3,0) che dista 950 anni luce, anch'essa una gigante gialla conosciuta anche come la “stella fortunata del re”, è di pochissimo meno lucente. In questa costellazione è facile osservare la presenza di alcune nebulose.

 

Per ciò che concerne la mitologia, essa è legata ad un giovane pastore: Ganimede, figlio di Troo 112 e Calliroe, un giovane di una bellezza intrigante. Egli soleva pascolare le pecore del padre sul monte Ida, nell'isola di Creta; ed aveva fama di essere il mortale con maggior fascino. Zeus stesso si invaghì del corpo del giovane e desiderò che gli vivesse accanto sul monte Olimpo, tra gli dèi.

Trasformatosi in aquila 113, lo afferrò con i suoi artigli e lo trasportò nei cieli concedendogli il dono dell'immortalità. Per risarcire Troo dal rapimento il dio gli donò dei cavalli divini o, si dice, una piantina di vite d'oro. Ganimede sostituì Ebe 114 nel compito di versare agli dèi il nettare dell'eterna giovinezza, allorché ella divenne sposa celeste di Ercole.

 

Note

112 Troo, figlio di Erittonio, re di Troia.

113 Vedi Costellazione dell'Aquila.

114 Figlia di Zeus.

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