Un modo per guardare il cielo

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[...Questa curiosità ce l’ha data la natura, la quale, conscia della propria arte e del suo fascino, ci ha creati quali testimoni di un cos´ı stupendo spettacolo...
...Ma non ci ha fatto solo testimoni e spettatori passivi delle sue bellezze esteriori, essa vuole essere anche esaminata, scrutata, e a conferma di ciò basta considerare il luogo che ci ha assegnato: ci ha posti proprio nel suo centro, dandoci così la facoltà di vedere tutto ciò che ci circonda; e non solo ha dato all’uomo una posizione eretta, ma gli ha messo il capo in alto e sopra un collo snodabile, affinché possa osservarla più facilmente, seguire il rotante corso degli astri, dal loro sorgere al loro tramonto, e accompagnare il suo sguardo al movimento dell’intero universo. Poi, col far procedere le costellazioni, sei di giorno e sei di notte, gli ha spiegato davanti ogni parte di sè, in modo che, per mezzo delle cose visibili che cadono sotto i suoi occhi, nasca
in lui il desiderio di conoscere anche il resto...]


Seneca, De Otio, V


Premessa


Il cielo notturno è uno degli spettacoli pi´u stupendi della natura. Però molti restano smarriti tra le migliaia di stelle e sono confusi dall’aspetto del cielo, che varia di ora in ora, di stagione in stagione. In una notte limpida, sono visibili a occhio nudo circa 2000 stelle, ma non è necessario imparare tutto di esse. E’ conveniente cominciare con l’imparare le posizioni delle stelle più luminose e delle principali costellazioni, per usarle come punti di riferimento per le stelle e costellazioni pi´u deboli e meno importanti.
In questa appendice, una prima sezione spiegherà cos’è una costellazione e si accennerà brevemente alla classificazione delle stelle in base alla fase evolutiva raggiunta dalla stessa; si parlerà di magnitudine delle stelle e delle unità di misura delle distanze astronomiche. Questa prima sezione darà la possibilità di comprendere che le stelle non sono assolutamente uguali tra loro: il lettore che osserverà il cielo noterà tali differenze.
Nella seconda sezione alcune costellazioni di immediata individuazione verranno usate per tracciare allineamenti ideali tra le stelle, al fine di determinare le posizioni reciproche con altre figure celesti. Le relazioni geometriche suggerite, fortunatamente, rimangono inalterate non solo durante la notte ma anche nel corso dell’anno. La diffcoltà, però, di condurre le osservazioni del cielo non è completamente superata una volta conosciute le posizioni relative degli oggetti celesti cercati, perché tali costellazioni non è detto che siano visibili contemporaneamente. Alcune di esse, magari saranno già tramontate o dovranno ancora sorgere; sarà, evidentemente, necessario conoscere i movimenti apparenti della sfera celeste. Si tratterà, in definitiva, di comprendere quei meccanismi celesti che ci daranno la possibilit´a di stabilire immediatamente, in un luogo della Terra e in una data ora di un certo giorno dell’anno, quali costellazioni troveremo nel cielo e le relative posizioni rispetto ai punti cardinali. Questo sarà oggetto di discussione nella sezione terza e quarta dove dapprima verrà spiegato un modo grossolano per comprendere il movimento della volta stellata e, successivamente, si illustrerà un modello più raffinato. Non abbiate paura, tutti i discorsi affrontati non richiederanno particolari conoscenze scientifiche: saranno sufficienti le nozioni di base di geometria e aritmetica. Inoltre tutte le sezioni saranno accompagnate da tavole grafiche illustrative, molto semplici, che aiuteranno il processo cognitivo; pur non dimenticando che, in genere, la consultazione di qualsiasi tavola illustrativa richiede, comunque, uno sforzo interpretativo.
La quinta sezione introdurrà le coordinate celesti paralleli di declinazione e ascensione retta; come dire che, ogni punto sul piano cartesiano ´e individuabile attraverso due numeri, è possibile fare lo stesso per le stelle sulla sfera celeste.
Le stelle, osservate in notti diverse ma alla stessa ora, non occupano le stesse posizioni: esse infatti ogni giorno, anticipano di circa quattro minuti le posizioni nel cielo. Si parlerà di questo nella sezione sesta dove verranno poste a confronto le durate temporali del giorno solare vero, del giorno solare medio e del giorno siderale.
In inverno, quando la Terra è più vicina al Sole, le temperature sono più rigide; vedremo perché nella sezione settima, dove sarà illustrato il percorso annuo del Sole rispetto alle stelle e il susseguirsi delle stagioni.
La sezione ottava ci dirà, finalmente, qual’e’ il vero segno zodiacale di ognuno di noi; le previsioni astrologiche non hanno mai considerato un fenomeno, noto agli astronomi sin dal II sec. a. C., che è la precessione degli equinozi.
I pianeti, oltre a seguire, come le stelle, il moto della sfera celeste, sono dotati di moti propri, e allora dove cercarli? Nella sezione nona parleremo dello Zodiaco come sfondo celeste del moto dei pianeti e tratteremo il moto degli stessi rispetto al Sole.
Nella sezione decima s’indicherà dove e quando cercare le dodici costellazioni zodiacali, delle quali si dirà brevemente degli aspetti mitologici, le relative stelle più importanti e alcuni oggetti celesti da osservare, eventualmente, anche con l’ausilio di un binocolo o di un telescopio.
La sezione undicesima tratterà il moto della Luna tra le stelle, le fasi del nostro satellite osservate dalla Terra e si farà un breve cenno alla scansione degli eventi mediante l’unità di misura offerta dalle fasi lunari.
Le ultime due sezioni avranno più un carattere cosmologico: saranno, infatti, dedicate alla comprensione delle differenze più evidenti esistenti tra i due sistemi del mondo che più hanno destato interesse e suscitato diatribe intellettuali, ovvero, il geocentrismo tolemaico e l’eliocentrismo copernicano.

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