Il segno del Leone

Leone

(Leo)

 

Figura 49 - Sezione della carta del cielo con la costellazione trattata

 

Figura 50 - Rappresentazione grafica della costellazione trattata

 

Quella del Leone è una grande costellazione zodiacale che comprende circa venti stelle visibili ad occhio nudo. La più splendente è Regolo , a Leonis (m. 1,4), che dista 85 anni luce dalla Terra, una bianco-azzurra che rappresenta la “zampa destra” del leone.

Un'altra stella di prima grandezza è Denebola (dall'arabo Dhanab al Asad “coda del leone”) , ß Leonis (m. 2), una bianca posta alla distanza di 42 anni luce.

 

Per la mitologia greca, la costellazione rappresenta la prima delle 12 fatiche di Ercole.

Il leone è un mostro, figlio di Ortro . Si narra che Giunone lo avesse allevato per mandarlo presso la valle di Nemea, con il compito di depredarla senza sosta.

Nessun'arma riusciva anche solo a scalfire la sua pelle. Ercole tentò invano di uccidere l'animale scagliandogli contro, svariate volte, le sue frecce. Fu allora che ebbe l'idea di trarre la belva in trappola: la attirò in una grotta aperta su due lati e, dopo aver chiuso una estremità con un enorme macigno, entrò dall'altra apertura ed assalì il leone afferrandolo dal collo. L'uccise con le nude mani, lo scuoiò e con la sua pelle, che costituiva una protezione invincibile, si fece un mantello; mentre con la testa costruì un copricapo che intimoriva chiunque lo guardasse.

Probabilmente la figura del leone nel cielo è da attribuirsi agli Egizi, perché all'epoca delle antiche dinastie faraoniche (attorno al 3000 a .C.) il solstizio estivo , aveva luogo con il Sole nel Leone.

 

Note

Figlio di Tifone.

Spieghiamo, brevemente, a cosa dobbiamo la differenza di temperatura che si registra nel solstizio estivo a quello invernale . Per comodità le orbite dei corpi celesti sono rappresentate come dei cerchi, in realtà sono ellissi con all'interno due fuochi (punti di simmetria) ed il Sole ne occupa uno. Al contrario di come si potrebbe credere, l'Inverno, nel nostro emisfero, capita nel periodo in cui la Terra è più vicina al Sole. Poiché c'è il vuoto tra i due luminari, non è importante quanto il globo terrestre sia vicino all'astro; risulta importante, invece, con quale inclinazione i raggi del Sole incidono sulla superficie terrestre. Giacché, come è noto, l'asse terrestre risulta inclinato e questa inclinazione si mantiene costante, in alcuni periodi dell'anno i raggi incideranno in modo più prossimo all'emisfero australe; mentre in altri sarà l'emisfero boreale ad essere colpito in modo diretto. Ciò determina la differenza tra la stagione fredda e quella più calda, nonostante che il Sole, nel solstizio estivo si trovi in uno dei fuochi che risulta più lontano dalla Terra, mentre nel solstizio invernale esso è più vicino. Nell'eventualità in cui rispetto al piano orbitale non ci fosse inclinazione, non ci sarebbe differenza e non esisterebbero le stagioni. La variazione di calore è determinata anche da altri fattori. L'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano eclitticale determina diverse altezze del Sole sull'orizzonte, l'effetto è una differenza delle ore d'insolazione. La Terra si trova all'interno di un involucro gassoso (atmosfera) che ha la capacità di trattenere il calore, prolungando il tempo d'insolazione si registrerà un aumento della temperatura della superficie terrestre. Il secondo dato riguarda, come abbiamo detto, l'inclinazione dei raggi solari: nel giorno del solstizio estivo essi incidono sulla superficie terrestre con un angolo che è molto vicino alla nostra verticale , vale a dire la linea che congiunge il centro della Terra ed il punto perpendicolare al piano orizzontale; nel solstizio invernale l'astro non si alza molto ed i raggi arriveranno più inclinati, facendone disperdere il potere calorifero. La Terra percorrendo la sua orbita si troverà il 4 gennaio nel luogo più vicino al Sole ( Perielio , 148 milioni di km) ed il 4 luglio in quello opposto più distante ( Afelio , 152 milioni di km). In conclusione, i due effetti che determinano le differenti temperature nei diversi periodi dell'anno sono: una parabola descritta dal Sole differente durante i giorni dell'anno, che determina un'inclinazione diversa dei raggi solari che impattano sulla superficie terrestre; una differente durata delle ore d'insolazione. Quindi, il succedersi delle stagioni non è mai causato dalla distanza della sfera terrestre dal Sole.

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