Uscire di notte, trovare uno spiazzo e guardare il cielo

V'è un solo modo di imparare a riconoscere stelle e costellazioni: guardarle di notte. Va da sè che conviene scegliere un luogo dove luci pubbliche, case o alberi non ostruiscano troppo l'angolo visuale; in città le terrazze condominiali costituiscono luoghi elettivi per l'osservazione. Le notti chiare e senza Luna appaiono ovviamente come il tempo migliore per guardare il cielo, perchè la Luna ha una attitudine gelosa che finisce col occultare le stelle meno luminose. Ma notti così non sono le più frequenti, e lo studente-spettatore deve imparare ad osservare anche quando c'è la Luna nel Cielo; e perfino in presenza di nuvole. Un esercizio potente è quello di riconoscere le costellazioni anche quando sono solo parzialmente visibili; o anche a rintracciare tra le nuvole una determinata stella.

Non sono necessari strumenti: solo questo libro ed una torcia elettrica per leggere le mappe celesti al buio. Ed è una buona idea quella di dipingere con smalto da unghie rosso il vetro della torcia, perchè la luce rossa non abbaglia l'occhio dell'osservatore come invece fa' la bianca.

Non occorre alcuna bussola, il Nord lo si trova facilmente, se lo spettatore riconosce l'asterisma del Piccolo Carro - e qualora non lo conoscesse chiunque altro (o quasi) può indicarlo.

È del tutto inutile utilizzare il binocolo, anche quello a grande angolo. Infatti questo strumento è assai efficace per osservare singoli oggetti del sistema solare e.g. la Luna , i pianeti, le nebule - ma è del tutto inutile per guardare le stelle, perchè enormemente lontane; o le costellazioni, perchè il campo visivo è troppo ristretto. D'altro canto, le stelle e le costellazioni trattate in questo libro sono tutte visibili ad occhio nudo se la notte è chiara, dolce e senza vento.

V'è, infine, uno strumento mentale che occorre deporre prima di osservare - il pregiudizio accidioso che giudica difficile orientarsi nel Cielo, cioè dare ordine al Cosmo tramite le nostre osservazioni. A vero dire, lo sforzo mentale che richiede acquisire una buona capacità di orientamento non è più impegnativo che risolvere un banale cruciverba; ma la posta in gioco è immensamente più alta oltre che essere, almeno ugualmente, divertente.

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