Il ciclo di Ercole
Ercole, Drago e Corona Boreale
(Hercules, Draco et Corona Borealis)
Figura 9 – Sezione della carta del cielo con le costellazioni trattate
Figura 10 – Rappresentazione grafica delle costellazioni trattate
Quella di Ercole è una costellazione molto estesa ma poco luminosa, situata tra il Drago, la Lira e la Corona Boreale. Comprende due stelle degne di nota: Ras Algethi, a Herculis (m. da 3,0 a 4,0), una supergigante rossa 42 doppia variabile posta a 500 anni luce dalla Terra; Zeta, z Herculis (m. 3,0 – 5,0) che dista 31 anni luce, anch'essa una doppia.
Il mito fa riferimento all'eroe figlio di Giove e di Alcmena, una donna mortale moglie di Anfitrione, re di Tebe. Si racconta che il re degli dèi assunse le sembianze del marito e con l'inganno riuscì a trascorrere una lunga notte d'amore con la donna di cui si era invaghito; dal rapporto nacque Ercole. Zeus condusse, allora, il bambino dalla dea Giunone e, mentre ella giaceva addormentata, lo accostò al suo seno per consentirgli di succhiare il latte divino, che lo avrebbe reso immortale; ma al brusco risveglio della dea il piccolo fu malamente allontanato.
Secondo la leggenda alcune gocce del latte divino 43 cadendo formarono la Via Lattea44.
Crescendo, Ercole, subì più volte l'ira di Giunone, a causa della quale sopportò la follia, che lo portò ad uccidere i suoi figli; affrontò le spedizioni e le dodici fatiche, impostegli dal cugino Euristèo, al fine di poter entrare in Argo. Dopo la sua morte fu accolto tra gli dèi.
Le 12 fatiche di Ercole corrispondono, nel mondo contadino, ad altrettanti lavori svolti nei campi durante il corso dell'anno.
Le fatiche di Ercole
L'uccisione del leone di Nemea
La lotta contro l'idra di Lerna
La cattura del cinghiale di Erimanto
La cattura della cerva di Cerinea
Lo sterminio degli uccelli del lago Stinfalo
La pulitura delle stalle di Augia
La cattura del toro di Creta
La cattura delle cavalle di Diomede in Tracia
La conquista della cintura della regina delle Amazzoni
La cattura dei buoi di Gerione
I pomi d'oro delle Esperidi
La cattura di Cerbero agli Inferi
La costellazione del Drago, lunga e sinuosa, si snoda tra le costellazioni delle due Orse. Comprende 15 stelle, di cui la più splendente è Eltanin, g Draconis (m. 2,4), una stella arancione distante 220 anni luce dalla Terra. Degna di nota è la stella Thuban, a Draconis (m. 3,6) lontana 230 anni luce, perché in passato è stata la stella Polare 45, compresa tra la doppia del timone del Grande Carro e Kochab.
La costellazione è antichissima ed è probabilmente un residuo della memoria umana sull'epoca dei dinosauri. In effetti chi osserva il cielo avrà la sensazione che le stelle siano poste in modo da formare una lunghissima coda e due zampe, somiglianti ad una gigantesca lucertola. Questa particolarità potrebbe aver determinato anche nella scienza astronomica cinese la necessità di nominare questa costellazione con lo stesso nome con il quale è conosciuta nella cultura occidentale.
Il mito vuole ricordare una delle fatiche di Ercole e nasce in memoria di Ladone, il mostro che custodiva l'albero dai pomi d'oro, regalo di nozze a Giunone da parte di Gaia, la Madre Terra .
La dea aveva tanto gradito questo dono da mettere a guardia di esso il terribile drago. Ercole, dovendo rubare i frutti dorati, escogitò un espediente e, con l'aiuto del gigante Atlante, riuscì a recuperare i pomi e portarli ad Euristèo 46.
La Corona Boreale è una piccola costellazione dalla caratteristica forma di diadema, compresa tra il Bovaro ed Ercole. Al centro di essa spicca la splendente Gemma, a Coronae Borealis (m. 2,2) che si trova a 72 anni luce dalla Terra, una stella variabile bianca.
Il mito corrispondente riporta alla luce alcuni personaggi legati alla mitologia riguardante il Toro. Europa aveva partorito da Zeus tre figli tra i quali Minosse 47. Egli divenne re di Creta e sposò Pasifae la quale, però, per sortilegio di Poseidone 48, fu presa da un'innaturale passione per il toro bianco che Minosse teneva presso di se. La regina trovò il modo di accoppiarsi con il toro 49 e si ritrovò gravida di un mostro, il Minotauro. Dopo l'abnorme parto, il re fece rinchiudere l'animale all'interno di un labirinto costruito dal grande architetto Dedalo. Quest'animale veniva nutrito e dilettato mettendo ogni anno a sua completa disposizione quattordici adolescenti, sette per sesso, che provenivano a rotazione dalle città vinte da Creta, a mò di tributo; fra queste vi era Atene. Teseo figlio di Egeo re di Atene, si recò a Creta, tra i giovani destinati al sacrificio, con il proposito di uccidere il mostro.. Giunto sull'isola incontrò Arianna, figlia del re inasse, la quale si innamorò di lui e, su suggerimento di Dedalo, gli donò un gomitolo di filo che permise all'eroe, semplicemente stendendolo, di ritrovare l'uscita dopo aver ucciso il mostro. Quando il sovrano venne informato dell'accaduto comprese che l'aiuto fornito dalla figlia era stato suggerito da Dedalo e lo fece imprigionare nello stesso labirinto 50; mentre Arianna, fuggita con Teseo, durante uno scalo all'isola di Nasso, venne sedotta e abbandonata dormiente sulla spiaggia.
Teseo, navigando in vista di Atene, dimenticò la promessa fatta al padre ed invece di una bandiera bianca sul pennone della nave, simbolo della sua incolumità, ne issò una nera. Convinto della morte dell'adorato figlio, Egeo si tolse la vita tuffandosi nel mare, che da quel giorno prese il suo nome.
Arianna, dal canto suo, non rimase a lungo da sola sull'isola perché Dionisio 51 apparve al essa su di un carro trainato da pantere e l'amore fu fulmineo e reciproco. Il dio la sposò e la portò con se sull'Olimpo. Come regalo di nozze le donò un diadema d'oro che incastonava una grossa gemma al centro, il cui nome astronomico è appunto “Gemma”. Questo gioiello fu in seguito trasportato in cielo e divenne una costellazione a testimoniare l'amore di Dionisio per Arianna nei secoli.
Note
42 Stelle di dimensioni enormi con una massa enormemente superiore quella del Sole. Consumano energia a ritmi elevatissimi e sono molto luminose, ma hanno vita breve: esauriscono il loro combustibile nucleare in pochi milioni di anni e tipicamente esplodono come supernovae alla fine della loro vita.
43 Latte, in greco antico, si dice “ c a l a s s a ”, da qui il termine galassia che i Greci usano per la via lattea.
44 La Via lattea è la nostra galassia. Ha una forma a spirale ed è formata da oltre 100 miliardi di stelle. Osservando in cielo essa appare come una fascia debolmente luminosa che lo attraversa. Dalla Terra vediamo la Galassia dall'interno.
45 Al tempo della costruzione della più grande piramide di Giza, fatta edificare dal faraone Cheope della IV dinastia menfita d'Egitto, nel 2625 a .C. circa.
46 Euristèo, re di Micene, aveva imposto ad Ercole di posare vicino le mura della città ciò che conquistava con le sue “fatiche”. Vedi mito di Ercole.
47 Vedi Costellazione del Toro.
48 Il dio aveva chiesto in sacrificio uno toro bianco ma gli era stato rifiutato.
49 Ella si fece costruire una sagoma di mucca e vi si nascose dentro.
50 L'inventore ne uscì in volo dopo aver costruito delle ali di cera per sé ed il figlio Icaro; quest'ultimo troverà la morte precipitando dopo essersi avvicinato troppo al Sole.
51 Bacco, il dio del vino.