Quante sono le stelle nel cielo
Molti tra coloro che non hanno dimestichezza con il Cielo sovrastimano grandemente il numero delle stelle distinguibili nel chiaro cielo notturno, senza usare il binocolo. Provate a fare l'esperienza di chiedere una stima delle stelle visibili ad un certo momento della notte e ascolterete numeri che superano frequentemente le centinaia di migliaia.
In realtà, ad occhio nudo, l'animale uomo vede solo poche migliaia di stelle alla volta, duemila circa nelle condizioni migliori. Sicché, quando i poeti cantano milioni di stelle o usano un gigantesco telescopio o più banalmente esagerano.
Va da sè che non è necessario riconoscere, ad una ad una, migliaia o anche solo centinaia di stelle per orientarsi. Gli astri, infatti, ci appaiono raggruppati in costellazioni; ed è attraverso queste che l'osservatore mette ordine nel Cielo.
Vi sono, però, trenta stelle circa che sono particolarmente luminose o intriganti per il loro coloro. Esse sono come i nostri riferimenti celesti; ed è saggio sapere evocare i loro nomi - Sirio, Vega, Aldebaran, Algol, la Polare etc; e ritrovare i luoghi dove risiedono.
Il numero delle costellazioni è enormemente ridotto rispetto a quello delle stelle; trattandosi di forme convenzionali un accordo internazionale tra astronomi ne ha fissato il numero ad ottantotto, numero scaramantico.
Alle latitudini del Mezzogiorno d'Italia, sono visibili circa trenta costellazioni, ma non tutte alla volta; solo dodici, grosso modo, possono essere osservate in un dato momento.
Uno studente-spettatore che, alla fine del corso, riconosca trenta stelle e trenta costellazioni avrà un criterio potente per tracciare rotte nel cielo; sia detto per inciso: conviene familiarizzarsi con due o tre costellazioni per notte, in una decina di esperienze osservative il risultato è acquisito.
Per localizzare nel Cielo le costellazioni occorre prendere dei “paletti” di riferimento. Questo si ottiene individuando il Nord Celeste con l'aiuto del Grande Carro; ed ecco come: si individua prima il Carro e si traccia una linea immaginaria tra le ultime due stelle, quelle più lontane dal timone, dette appunto Puntatrici; si prolunga poi questo segmento cinque volte circa, come è mostrato in figura, fino ad incontrare una stella non particolarmente brillante; questa è la Polare , la stella che indica il Nord - non ci si può sbagliare perchè non v'è vicino nessuna stella di luminosità maggiore o comparabile.
La Polare è per l'osservatore la stella più significativa, a causa della sua straordinaria collocazione: si trova quasi esattamente nel punto attorno al quale l'intera volta celeste ruota; sicché possiamo ritenere che resti sempre nello stesso luogo, nel Nord Celeste.
Alle nostre latitudini, la troviamo poco sotto il punto medio tra l'orizzonte e lo zenith, il punto celeste a perpendicolo sulla testa dell'osservatore.
Guardando la Polare , quindi, ci orientiamo a Nord nel senso che avremo l'Est alla destra, l'Ovest alla sinistra ed il Sud alle spalle - senza impiegare la bussola.