Come usare le mappe celesti
Le Mappe riportate sono doppie: a sinistra è rappresentato il Cielo così come lo studente spettatore lo vede osservando dalle nostre latitudini tra le 9 e le 11 di sera il quindicesimo giorno del mese indicato; a destra v'è lo stesso Cielo ma, questa volta, le stelle che lo punteggiano sono collegate da linee che evidenziano le costellazioni alle quali esse appartengono.
È consigliabile studiare queste mappe qualche ora prima della seduta osservativa; in particolare, la Mappa sinistra dovrebbe precedere, nella lettura, quella di destra nel tentativo di riconoscere le stelle più luminose e di intravedere le possibili forme delle costellazioni. Il Cielo sulla Mappa sinistra può sembrare all'inizio come un “puzzle” ma è questo un eccellente modo di familiarizzarsi con la volta celeste,quella vera; inoltre, v'è un elemento ludico, come appunto nei “puzzle”, che è indifferente alle reali condizioni atmosferiche.
Quali e quante siano le stelle davvero osservabili dipende, oltre che dalla data, anche dalla latitudine del luogo d'osservazione. In conseguenza, le Mappe presentano tre orizzonti che si sovrappongono: a 30°, 40° e 50° Nord. Lo studente-spettatore dovrà riferirsi all'orizzonte più vicino alla latitudine del luogo d'osservazione; all'interno di questo orizzonte si trovano tutte e sole le stelle visibili a quella data da quel luogo, mentre all'esterno si colloca la parte invisibile del Cielo.
Ad un primo sguardo, si nota subito che gran parte del Cielo è del tutto identico per le tre latitudini; la differenza, infatti, riguarda solo l'estremo Nord e l'estremo Sud celesti; in altri termini, l'osservatore all'estremo Nord terrestre vede stelle la cui vista è invece preclusa ad un osservatore all'estremo Sud, e viceversa.
Si prenda, a mo' d'esempio, la 5° Mappa: la stella di prima grandezza Canopo, nel Sud del Cielo è ben visibile a 30°, ma non a 40° e tanto meno a 50°; mentre, d'altro canto, Deneb, anch'essa di prima grandezza, nel Nord, è facilmente riconoscibile a 50° mentre è invisibile a 40° ed, ovviamente, a 30°.
Nella stessa Mappa possiamo notare come la Polare sia bassa sull'orizzonte Nord a 30° mentre è più alta a 40° ed ancor più a 50° - in generale, più si sposta verso il Nord terrestre il sito d'osservazione e più la Polare monta nel Cielo verso lo Zenith; più si procede verso Sud e più la Polare si abbassa sull'orizzonte.
Come già notato, ogni Mappa è redatta per il quindicesimo giorno del mese indicato tra le 9 e le 11 di sera; ma poiché il Cielo ruota, alle ore 2, del mattino successivo, la Mappa avrà perduto di fedeltà nella rappresentazione. È questa una difficoltà che si presenta quando la seduta osservativa dura più di due ore; o anche quando, più semplicemente, l'osservatore è un astrofilo caparbio ed appassionato. Per far fronte alla difficoltà, in questo testo, la successione delle carte celesti è concepita in modo tale che, per ritrovare la Mappa corrispondente dopo due ore, basterà passare a quella del mese successivo, dopo quattro ore due mesi dopo e così via.