Il cielo per tutto l'anno

Le ventiquattro Mappe del Cielo, mostrano dove guardare per trovare stelle e costellazioni, ogni mese nelle prime ore della serata, alle Latitudini comprese tra 35° e 45° Nord.

Non è possibile rappresentare la volta stellata con una sola mappa, perché il Cielo muta lentamente ma continuamente, pur restando costante il suo movimento antiorario attorno alla Polare.
Del resto, questa affermazione è agevolmente verificabile con l'esperienza: si osservi il Cielo notturno in due occasioni successive, a distanza di qualche ora, ed il cambiamento apparirà in modo evidente. Le stelle che, durante la prima osservazione, si trovavano ad Ovest saranno belle e tramontate qualche ora dopo; quelle che erano alte nel centro ora si sono abbassate verso Ovest; e quelle che erano basse sull'orizzonte Est ora sono salite ruotando verso Ovest; infine, a Levante, sono apparsi nuovi astri. Tutto questo accade, necessariamente e senza sosta.

A vero dire, il Cielo non cambia solo di ora in ora ma anche di settimana in settimana, di mese in mese, di stagione in stagione. Il Cielo di ottobre si mostra differente da quello di gennaio o maggio o luglio. Perché? A causa di pochi minuti, i fatali quattro minuti circa.

Infatti, la rivoluzione delle stelle attorno alla Polare non si compie in 24 ore ma in 23 ore e 56 minuti circa, quattro minuti meno che la durata di un giorno. Di conseguenza, le stelle sorgono ogni sera quattro minuti prima che la sera precedente 13.

Se non fosse per questi pochi minuti, se le stelle impiegassero 24 ore a completare il loro giro, noi vedremmo le stelle esattamente nella stessa posizione alla stessa ora ogni notte - e fare il mestiere dell'astrofilo sarebbe assai semplice.

Quattro minuti al giorno sembran pochi; ma essi si addizionano; in un mese fanno due ore circa; sicché, tra un mese da oggi, le stelle sorgeranno due ore prima di oggi. Un mese dopo, due ore prima: è questa la semplice formula che governa l'astronomia visiva.

Due ore al mese vuol dire ventiquattro ore in un anno; di conseguenza, dopo un anno da oggi il Cielo assumerà l'aspetto che ha oggi. Così, il 15 di luglio a mezzanotte di quest'anno le stelle hanno l'identica posizione che avevano il 15 luglio dell'anno scorso alla stessa ora, e che avranno di nuovo i 15 luglio dell'anno prossimo, sempre a mezzanotte.

Per chiarire le conseguenze dei fatali quattro minuti, proviamo a seguire una stella lungo il corso dell'anno e.g. l'astro sorge il 5 gennaio alle nove di sera; dopo due mesi si leva alle cinque del pomeriggio e diviene così inosservabile; ci vorrà dicembre perché essa sorga alle undici di sera e sia di nuovo osservabile in un orario comodo.

In altri termini, le stelle, come le attrici, si esibiscono al meglio in certe stagioni, l'esempio precedente ha mostrato una tipica stella invernale. Ci sono così stelle per tutte le stagioni; con l'avvertenza che una stella d'inverno, ad esempio, non comporta che essa sia visibile solo d'inverno ma solo che se la si vuol osservare d'autunno bisogna stare in piedi in ore antelucane.

Val la pena aggiungere che, nel clima mediterraneo ed alle nostre latitudini, la stagione più felice per osservare è l'inverno. E questo per due ragioni: l'aria invernale è più fredda e secca cioè più chiara che quella più calda delle altre stagioni; inoltre e soprattutto, d'inverno la regione del Cielo più ricca di stelle si mostra alla vista, in direzione Sud - non bisogna dimenticare che le stelle visibili sono ripartite in modo ineguale nelle diverse porzioni di Cielo, dove relativamente poche e dove molte.

 

Note

13 Qui ci limitiamo a costatare un fatto che può essere provato empiricamente dall'osservatore. La spiegazione relativa è rinviata alla seconda parte del testo.

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