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Laboratorio per la Comunicazione Scientifica

 

 

 

IN TRENO CON ALBERT

 

In treno con Albert

 

di Edoardo Erba

uno spettacolo in forma di concerto
con la regia di Imogen Kusch
e musiche originali di Federico Odling

 

Nel 1895 Albert Einstein ha 16 anni, e ha lasciato il liceo perché rifiuta i metodi autoritari della scuola tedesca. La sua famiglia si è trasferita a Milano dove il padre sta per iniziare un’attività industriale. Albert, libero da impegni scolastici, anticonformista, ribelle, viene spesso in treno in Italia a trovare la famiglia, impara un po’ la lingua e passa lunghe estati sulle colline dell’Oltrepò Pavese.
E’ proprio in uno di questi viaggi in treno che Edoardo Erba lo immagina. E’ una giornata piovosa di primavera e Albert sulla carrozza di un treno di seconda classe incontra Ernestina, la ragazza pavese con la quale, da adulto, avrà una documentata corrispondenza. L’incontro, insieme ad un misterioso evento dai contorni polizieschi, eccita la sua fantasia e gli fa intuire la relatività del tempo. E’ solo un lampo: gli occorreranno dieci anni di studio per mettere a fuoco il concetto. Ma da quel momento la metafora del treno ricorrerà in tutti i suoi scritti divulgativi sulla Teoria della Relatività Ristretta.
Costruito su solide certezze storiche, biografiche e scientifiche, In treno con Albert è un testo sorprendente: immediato, brillante, avvincente come un poliziesco, ci porta lentamente nella mente del giovane Einstein, e ci fa fare insieme a lui un salto di comprensione della realtà. Per un momento la Relatività sembra a portata di mano. Poi nel finale, il paradosso stordisce Albert e noi spettatori, lasciandoci con l’emozione di un misterioso incontro.